«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo».
(Mt 18, 15-18)
Il tema su cui vogliamo riflettere è quello della correzione fraterna, una pratica di vita cristiana insegnata, come abbiamo appena visto, da Cristo stesso, secondo il quale non è segno di carità e di vero amore lasciare che un fratello nella fede viva senza rendersi conto del proprio peccato. Ecco che allora anche la Chiesa, nella sua bimillenaria esperienza, la consiglia caldamente in particolare nel tempo di Quaresima.